il te’ kombucha

Kombucha: origini, benefici e guida alla preparazione

Negli ultimi anni, il kombucha è diventato un protagonista indiscusso tra le bevande fermentate, spesso inserito in programmi alimentari attenti al benessere intestinale e alla salute generale. Ma questa bevanda effervescente, dal gusto acidulo e leggermente fruttato, ha in realtà origini antiche e una lunga tradizione d’uso. Scopriamo da dove viene, quali sono i benefici che le vengono attribuiti e come prepararla correttamente.

Origini antiche e tradizione millenaria

Il kombucha è una bevanda fermentata a base di tè, le cui radici storiche risalgono a circa 2000 anni fa. Secondo fonti storiche, comparve per la prima volta in Cina durante la dinastia Qin (intorno al 220 a.C.), dove era conosciuto come “elisir della lunga vita”. Da lì si diffuse in Giappone — presumibilmente grazie a un medico coreano chiamato Kombu, da cui deriverebbe il nome della bevanda — e successivamente in Russia e nell’Europa dell’Est. In questi paesi veniva tradizionalmente preparato in casa per le sue presunte proprietà rigeneranti e digestive.

Cos’è il kombucha e come si ottiene

Il kombucha si ottiene dalla fermentazione di tè nero o verde zuccherato, ad opera di una coltura simbiotica di lieviti e batteri, nota come SCOBY (Symbiotic Culture Of Bacteria and Yeast). Lo SCOBY si presenta come un disco gelatinoso, che galleggia sulla superficie del liquido durante la fermentazione, nutrendosi dello zucchero e producendo una bevanda ricca di acidi organici, enzimi, vitamine del gruppo B e probiotici.

Il processo fermentativo dura generalmente dai 7 ai 14 giorni, durante i quali la bevanda sviluppa una lieve effervescenza naturale, un sapore acidulo e un profilo aromatico complesso, variabile in base al tè utilizzato e alla durata della fermentazione.

Benefici del kombucha: cosa dice la scienza

Il kombucha è spesso associato a una serie di benefici per la salute, in gran parte dovuti alla sua natura fermentata e alla presenza di microrganismi vivi. Tra i principali effetti positivi ipotizzati:

  • Azione probiotica: la presenza di batteri benefici può contribuire all’equilibrio della flora intestinale, favorendo la digestione e la salute del microbiota.
  • Attività antiossidante: se preparato con tè verde, il kombucha mantiene una parte significativa dei polifenoli e catechine tipici del tè, potenziati dalla fermentazione.
  • Supporto epatico: alcuni studi preliminari indicano un potenziale effetto detossificante, grazie alla presenza di acido glucuronico, implicato nei processi di eliminazione delle tossine.
  • Stimolo del sistema immunitario: l’associazione tra probiotici, vitamine del gruppo B e composti bioattivi potrebbe contribuire a rafforzare le difese naturali dell’organismo.

È importante tuttavia sottolineare che, nonostante i numerosi studi in vitro e su modelli animali, le evidenze cliniche nell’uomo sono ancora limitate. Il kombucha non sostituisce alcun trattamento medico e va inserito all’interno di uno stile di vita sano ed equilibrato.

Come preparare il kombucha in casa

Preparare il kombucha in casa è possibile, purché si seguano scrupolosamente norme igieniche per evitare contaminazioni.

Ingredienti per 1 litro di kombucha:

  • 1 SCOBY
  • 1 litro di acqua
  • 70-100 g di zucchero bianco
  • 2 bustine di tè nero o verde (non aromatizzato)
  • 100 ml di kombucha già fermentato (starter)

Procedimento:

  1. Portare a ebollizione l’acqua e lasciare in infusione il tè per circa 10 minuti.
  2. Rimuovere le bustine e sciogliere completamente lo zucchero nel tè caldo.
  3. Lasciare raffreddare il liquido a temperatura ambiente.
  4. Versare il tè zuccherato in un barattolo di vetro sterilizzato, aggiungere lo starter e infine lo SCOBY.
  5. Coprire il barattolo con un panno traspirante (es. garza) e fissarlo con un elastico.
  6. Lasciare fermentare in un luogo buio e a temperatura stabile (20-25°C) per 7-14 giorni.
  7. Dopo 7 giorni, iniziare ad assaggiare il kombucha con una cannuccia pulita per valutare il grado di acidità desiderato.
  8. Una volta pronto, rimuovere lo SCOBY (che può essere riutilizzato) e imbottigliare. Aggiungendo frutta o spezie, è possibile avviare una seconda fermentazione di 2-3 giorni per ottenere una bevanda più frizzante.

Avvertenze:

  • Utilizzare solo recipienti in vetro e utensili puliti.
  • Evitare l’uso di tè aromatizzati, zuccheri alternativi o dolcificanti durante la fermentazione primaria.
  • Non consumare kombucha se presenta muffe, odori insoliti o consistenze anomale.

Conclusione

Il kombucha rappresenta un’interessante combinazione tra antica tradizione e moderna attenzione alla salute. Ricco di storia e potenzialmente benefico per il benessere intestinale, può essere facilmente preparato anche in ambito domestico, con le dovute precauzioni igieniche. Sebbene la ricerca scientifica sia ancora in evoluzione, è innegabile che questa bevanda fermentata abbia conquistato un posto di rilievo nel panorama dell’alimentazione funzionale.


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